Innovazione. Il concorso Lépine premia un auricolare “di assistenza all’ascolto” per non udenti

Il concorso, che premia le migliori invenzioni, ha assegnato venerdì il suo primo premio a Spokeo, un dispositivo che amplifica i suoni per i non udenti.
Il concorso Lépine, che premia le migliori invenzioni, ha assegnato venerdì il suo riconoscimento più prestigioso a una cuffia "assistente all'ascolto", che amplifica i suoni per i non udenti grazie alla doppia conduzione del suono, aerea e ossea.
Durante questa 124a edizione del concorso, che si è svolta a Porte de Versailles nell'ambito della Fiera di Parigi (30 aprile-11 maggio), sono state in totale 250 le invenzioni in lizza, sottoposte al vaglio di una giuria composta da una cinquantina di persone.
“Ripristinare la comunicazione con una persona non udente”Venerdì sera, il premio più prestigioso del Presidente della Repubblica, consistente in un vaso in porcellana di Sèvres, è stato assegnato a Raphaël Zakine per un "assistente all'ascolto" chiamato Spokeo. Questo dispositivo "permette di ristabilire la comunicazione con una persona con problemi di udito: il 70% delle persone con problemi di udito non indossa un apparecchio acustico, per le più svariate ragioni, e tuttavia in certi momenti è necessario poter comunicare con loro senza dover ripetere o alzare la voce", riassume Michael Uzzan, uno dei tre co-inventori insieme a Raphaël Zakine, ottico, e Jonathan Goldminc, specialista in apparecchi acustici, lui stesso ottico di professione e impiegato nelle case di cura.
Spokeo fornisce un piccolo microfono lavalier in cui l'oratore parlerà e una cuffia nera, simile nell'aspetto a quelle utilizzate per ascoltare la musica, che permette al suono di viaggiare nell'aria ma anche "per conduzione attraverso le ossa per raggiungere l'orecchio interno" della persona con problemi di udito "anche quando il condotto uditivo è bloccato. Questa tecnologia a due conduttori è brevettata", spiega. Sul mercato da cinque mesi, al prezzo di 598 euro, Spokeo si rivolge principalmente a chi presta assistenza e agli operatori sanitari: "Lo adorano soprattutto gli oculisti perché quando operano la cataratta il paziente è cosciente e deve poter seguire le istruzioni" - e quindi sentirle - come "non muovere l'occhio in certi momenti", sottolinea Michael Uzzan, 54 anni.
Oltre all'ambito sanitario, si possono immaginare altri utilizzi "più generali", sottolinea la direttrice del concorso Lépine, Barbara Dorey, che cita "i notai che devono essere capiti chiaramente nel contesto delle successioni" o ancora "i medici durante le teleconsulenze".
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Il secondo premio del concorso Lépine è stato assegnato a Bruno Tronchi, per aver sviluppato un portalampada per l'illuminazione elettrica, compatibile con lampadine a vite E14 ed E27 (tra le più diffuse) e che integra un meccanismo di protezione che impedisce qualsiasi rischio di folgorazione. "Non sono necessariamente solo i bambini a rimanere intrappolati, ma anche la cattiva gestione da parte di un adulto. Io sono rimasto intrappolato molto giovane, a 14 anni, ho perso conoscenza", confida Bruno Tronchi, la cui produzione di questo attacco chiamato PAP'S "inizierà presto", per la commercializzazione all'inizio del 2026 a circa 6 euro per una lampadina E27 e 5 euro per una E14.
Infine, il premio Connected Universe del concorso è stato assegnato a Christophe Bureau e al suo dispositivo #dotdot, una piccola scatola che, abbinata a un'app, consente di "condividere gratuitamente o vendere gigabyte di accesso a Internet mobile che non si utilizzano, creando una rete Wi-Fi visibile fino a 100 metri attorno a sé". Venduto a 40 euro, il case è sul mercato da gennaio.
Barbara Dorey ha parlato di "un'annata interessante" per il 2025, sottolineando che "il concorso Lépine non è solo un sogno, sta realmente accadendo, è utile, troviamo delle invenzioni nella nostra società".
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